Il carroattrezzi a Roma è l’unico mezzo in grado di intervenire per prestare i soccorsi stradali. È altresì compito suo rimuovere i veicoli secondo le indicazioni dei vigili urbani o di altre forze dell’ordine. Il soccorso stradale può essere necessario in diverse situazioni di emergenza e necessità. Non è possibile rimorchiare veicoli in panne e incidentata con altri veicoli perché non è sicuro.

Alcuni pensano che trainare veicoli incidenti per risparmiare qualche soldo potrebbe esser una buona idea ma no è affatto così. Circolare su un veicolo che ne trascina un altro può esse sanzionato dalla polizia municipale. Non vale quindi la pena rischiare la sicurezza e la multa per evitare di chiamare il carroattrezzi a Roma.

A proposito di costi, moltissime persone si domandano a chi tocchi pagare il conto dell’assistenza stradale. Non si può dire a chi tocchi pagare perché dipende da diverse situazioni. I casi da disgiungere sono davvero tante ed elencarle tutte può essere difficile, ciononostante ci proviamo lo stesso per fare un po’ di chiarezza.

Per esempio, chi chiama il soccorso stradale perché l’automobile è incidentata dovrebbe pagare di tasca sua. Tuttavia, le persone che hanno una copertura assicurativa completa che comprende l’assistenza stradale non devono nulla perché questo servizio è incluso col pagamento del premio.

Chi chiama il carroattrezzi a Roma per far rimuovere un veicolo che ostruisce il passaggio in un’area privata perché ha un’emergenza non deve pagare nulla; è tutto  carico di chi ha parcheggiato male e blocca la circolazione. Lo stesso vale nel caso in cui il veicolo blocca il passaggio in un’area pubblica. Ovviamente, prima di chiamare il carroattrezzi è necessario sentire i vigli urbani; saranno infatti loro a fare la chiamata per la rimozione forzata.

Chi si trova in doppia fila, davanti a un passo carrabile o in altri situazioni, rischi di dover pagare l’intervento di rimozione e anche la relativa sanzione, cioè la multa fatta dai vigili, potrebbe diventare davvero oneroso aver pensato che non c’era nulla di male a lasciare l’automobile doppia fila.

Di Grey