I soggetti che sono stati protestati possono provvedere alla cancellazione protesti a Roma se seguono le procedure previste dalla legislazione. Tramite un avvocato, si può avviare a una cosiddetta procedura bonaria.
Le aziende che hanno difficoltà creditizie, di solito, trovano una sorta di accordo con il creditore. Se in azienda succede di esser in ritardo con i pagamenti e gli scoperti aumentano, è bene prendere un po’ di tempo trovando un accordo alternativo con i creditori. Bisogna fare di tutto per evitare il protesto perché una situazione che mette in cattiva luca l’impresa che viene segnalata come cattiva pagatrice. Non si tratta di una semplice etichetta che non porta a nessuna conseguenza, anzi. Al contrario, l’impresa avrà difficoltà a ricevere prestiti e finanziamenti. Inoltre, chiunque stia per intraprendere affari con l’impresa potrebbe fare dietrofront non appena viene a conoscenza dell’iscrizione nel registro informatico della camera di commercio.
Insomma, risulta vitale provvedere il prima possibile alle cancellazione protesti a Roma per evitare conseguenze negative, tra cui anche l’accertamento da parte dell’ufficiale giudiziale. Per non avere problemi, di solito è buona cosa affidarsi a un avvocato esperto in questo settore che sappia come muoversi e quali sono i documenti da presentare. La velocità in certi casi è tutto e questo è proprio uno di quelli.
Chi ha emesso più assegni nello stesso girono che risultano poi scoperti può ritrovarsi tra le mani una denuncia per truffa fraudolenta. Ancora di più, insomma, occorre avere un valido avvocato.
Come cancellare il protesto
Per la cancellazione protesti a Roma è necessario, anzitutto, pagare i debiti pendenti anche se sono passati dei mesi. Contestualmente, si fa richiesta al tribunale di competenza di riabilitazione per non essere più indicati come cattivi pagatori. Il turbinale può anche decidere di rifiutare la pratica. Il passo successivo dunque prevede di fare ricorso.
I documenti da presentare per la richiesta includono i dati anagrafici del soggetto, i titoli protestati, l’atto di protesto, la visura dei protesti richiesta presso la camera di commercio. Se si trattasse di un’impresa, la richiesta di cancellazione deve esser controfirmata dal legale rappresentante.