ASSET, “Associazione Sviluppo Sociale Economico Territoriale”, sostiene e supporta il cammino di crescita e di evoluzione di un’impresa, guidando quest’ultima a superare gli eventuali momenti di crisi, perché possano trasformarsi in opportunità di miglioramento, riposizionamento e sviluppo. L’Associazione ASSET di Claudio Teseo, con sede in Via P. Serafini a Chieti, affianca l’imprenditore e l’intero management, perché la programmazione delle scelte strategiche, il miglioramento dei piani di azione e della gestione finanziaria e il coordinamento dei processi di mutamento si realizzino in modo adeguato e produttivo. Tra i servizi previsti dall’Associazione, ASSET offre anche un un supporto nell’ambito del Temporary Management. Il Temporary Management è un’attività fondamentale, che sostiene lo sviluppo di un’azienda, soprattutto nelle fasi strategiche del pianificazione, sia nei momenti favorevoli, sia in quelli meno positivi per il business dell’impresa.

Il Temporary Management

Pertanto, il Temporary Management rappresenta uno strumento dinamico ed efficace, attraverso il quale il coordinamento di un’impresa o la gestione di un progetto sono messi nelle mani di un manager esterno. Il Temporary Manager è la figura che si occupa di vestire questo ruolo. Quest’ultimo è una figura che si pone a metà strada tra il consulente e il dirigente tradizionale, a cui l’impresa può rivolgersi per incrementare il livello dei risultati conseguiti; vanta un elevato profilo professionale, in grado di coordinare le fasi strategiche di un processo aziendale. Il Temporary Manager ha come compito più importante quello di delineare una strategia aziendale condivisa, controllando che venga concretizzata in modo efficace, perché si creino le giuste condizioni di uno sviluppo che resti e dia frutto nel tempo. Affidandosi ad un Temporary Manager, l’azienda ha grandi possibilità di agire in modo efficace ed efficiente, perseguendo gli obiettivi fissati nel minor tempo possibile. Valutando i numerosi progetti fissati e presi di comune accordo con l’azienda, il Temporary Manager prospetta, progetta e pianifica interventi da mettere in atto, per migliorare i risultati aziendali e le capacità di gestione; inoltre, questa figura studia la situazione attuale, progettando le soluzioni da mettere in atto, impegnandosi per la concreta realizzazione degli obiettivi prefissati. Tuttavia, l’operato del Temporary Manager è un’attività volta a svolgere un progetto di cambiamento aziendale, perché l’impresa sia pronta nel momento in cui questa figura uscirà di scena. Infatti, il Temporary Manager resta in carica fin quando l’obiettivo programmato e per cui è stato a chiamato a ricoprire questa carica non viene correttamento perseguito.

Il punto di forza da cui questa figura deve partire è la sua capacità di apprendere dalle esperienze passate e trasferire il suo bagaglio all’interno della realtà in cui, in quel momento, è chiamato ad operare. Un Temporary Manager è generalmente un “senior project manager”, un ex-dirigente o un top manager, con competenze e motivazioni di elevato livello, in grado di affrontare sfide coraggiose e importanti. Tuttavia, ricorda Claudio Teseo, per poter  ricoprire questo ruolo con successo ed efficacia, non basta essere stati manager di successo. Infatti, bisogna possedere competenze e caratteristiche personali particolari, soprattutto: un’adeguata gestione dello stress, una spiccata capacità di problem solving, una predisposizione mentale moderna ed una personalità in grado di coinvolgere la proprietà e le risorse umane dell’impresa nella nuova visione aziendale, indispensabile per un adeguato cambiamento.

ASSET di Claudio Teseo si occupa anche di Marketing Internazionale

ASSET di Claudio Teseo si occupa, tra gli altri servizi offerti, anche di pianificazione del Marketing Internazionale. Esso consiste nella pianificazione, produzione, commercializzazione, distribuzione e promozione dei beni e dei servizi offerti a livello mondiale. Il marketing internazionale richiama competenze specializzate mirate e, se attuato in modo adeguato, consente al brand di avere un adeguato successo. Dovendo darne una definizione, è possibile affermare che il marketing internazionale è l’insieme delle attività portate avanti dall’impresa, perché quest’ultima trovi un valido posizionamento in un mercato estero oppure vi possa ottimizzare la sua presenza, perché generi profitto. In particolare, si toccano diversi ambiti: l’analisi del mercato, indagine sui bisogni dei consumatori e individuazione del giusto prezzo. Il marketing internazionale combina pianificazione ed operatività, al fine di creare le giuste relazioni commerciali, in grado di rispondere agli obiettivi di consumatori e di tutti gli interessati.

Le strategie e i piani messi in atto dall’azienda di Claudio Teseo sono finalizzati all’acquisizione, al rafforzamento e all’allargamento della clientela anche in altri paesi. Alla base del marketing internazionale vi sono i rischi, le opportunità, i punti di forza e di debolezza che potrebbero caratterizzare l’impresa, qualora decida di attuarne le politiche. Le filiali locali, tuttavia, sono indipendenti ed autonome rispetto all’azienda centrale. Anche ogni mercato, ricorda Claudio Teseo, ha caratteristiche particolari, rispetto alla multinazionale, in relazione ad una serie di fattori: il livello  di sviluppo economico del paese, il corpus legislativo locale, senza dimenticare gli altri fattori economici e sociali. Coloro che operano nell’ambito del marketing strategico devono possedere competenze e capacità eterogenee e variegate, soprattutto nell’ambito dell’export. Si tratta di uno comparti più importanti in cui l’impresa cerca di posizionarsi e svilupparsi, quando tocca un mercato diverso da quello di partenza.

Facciamo così: affidati all’Export Manager!

In tal caso, riveste un ruolo importante l’Export Manager, figura che trova nel Master in “Export Management: Commercio Internazionale e Nuovi Mercati” il percorso di formazione nel settore. Questa esperienza formativa, infatti, doterà il partecipante di tutte le conoscenze aggiornate e necessarie per poter svolgere al meglio il suo operato nel mondo del lavoro. L’impresa potrebbe attuare queste strategie legate al marketing internazionale per due ragioni: lo scarso potenziale percepito nel mercato interno; la spinta che l’impresa sente nei confronti di opportunità presenti nei mercati esteri, poiché vede opportunità interessanti da sviluppare. Soprattutto questa seconda opzione sembra essere incoraggiata da due fattori importanti: la scarsità di informazioni, che porta l’impresa a non conoscere gli operatori economici delle altre nazioni e non possedere le giuste competenze in tema di legislazione, investimenti, fattori socio – economici; la necessità di attingere a nuove competenze e conoscenze che, al momento, l’impresa non può attingere dalle risorse umane interne, dovendole pescare in un contesto internazionale. Infine, un’impresa che sposa e decide di mettere in pratica le strategie di marketing internazionale deve prendere in considerazione due fattori importanti: la corretta individuazione del  paese estero in cui svolgere il proprio operato; scegliere come entrare e di svilupparsi in quel determinato mercato.

Di Grey